Cos’è Clubhouse? Facciamo un giro tra le room

Una guida pratica per capire come funziona il social network del momento, muovere i primi passi e trovare le conversazioni più interessanti per i tuoi gusti

C’è chi sostiene che Clubhouse sia una moda passeggera, altri credono sia il social network del futuro. Di certo si tratta di qualcosa di originale. Al contrario di Facebook, Instagram, Twitter o TikTok, sulla nuova app non c’è nessun testo da scrivere né immagini da postare. Clubhouse è solo audio ed è solo in diretta. Potremmo definirlo un social slow: anziché distribuire like bisogna ascoltare, concentrarsi, e ritagliarsi il tempo giusto per seguire le persone che vogliamo.

I due fondatori dell’app hanno voluto realizzare “Un’esperienza sociale più umana. Un luogo in cui riunirsi e conversare, in uno dei periodi più travagliati che abbiamo mai vissuto”.

È un punto di vista intrigante, soprattutto in una fase in cui i social network sono spesso percepiti come luoghi caotici in cui si diffondono facilmente hate speech (qui la nostra guida per difendersi). In questo articolo, vogliamo raccontarti come funziona questa nuova piattaforma, per darti qualche elemento per capire se fa al tuo caso.

In questa fase di sperimentazione si accede solo su invito 

Clubhouse è reso ancor più affascinante dalla sua esclusività. Si può accedere solo dopo essere stati invitati da un’altra persona. Una volta entrato avrai a disposizione altri due inviti da condividere con chi vuoi. Insomma, il nuovo social network vuole crescere in maniera controllata, poco alla volta. E, purtroppo, per ora, è disponibile solo per iOS (cioè se hai un iPhone o un iPad). Ma non sarà sempre così: sul blog ufficiale leggiamo che presto inizieranno i lavori per una versione Android, ma non c’è ancora una data certa. Sappiamo solo che verrà aperto a tutti nel corso del 2021.

In quale room vuoi entrare?

Al primo accesso, l’app ti chiederà quali sono i tuoi interessi (potrai scegliere tra tecnologia, libri, salute, business e tanto altro). Dopo questa configurazione ti verranno proposte le room che trattano di questi argomenti, oltre a quelle di tendenza.
Le room sono la funzionalità chiave di Clubhouse. Sono luoghi virtuali di conversazione che funzionano grossomodo come una conference call: una persona parla, gli altri ascoltano. Se vuoi dire la tua dovrai prenotarti e sta al responsabile della stanza concederti la parola. È quasi un approccio del mondo analogico, perché il multitasking è escluso a priori. Si può entrare in una stanza per volta, senza il surfing al quale siamo abituati con le chat testuali.

Le regole di Clubhouse

Clubhouse è un luogo in cui si parla, tanto. E per evitare che le room diventino caotiche come alcuni talk show politici, ci sono alcuni meccanismi che devi conoscere.

  • Le room funzionano come un palinsesto radiofonico. Come abbiamo accennato, Clubhouse è un social dove tutto avviene in diretta. Le room si aprono e si chiudono a orari prestabiliti e nella sezione “upcoming for you” vedrai quelle disponibili nel corso della giornata. Il tutto è più simile a una radio che a un podcast, perché – finita la conversazione – la stanza sparirà, senza possibilità di riascoltare.
  • Ci sono tre livelli d’accesso: open, social e closed. Come suggerisce il nome, le room open sono un luogo aperto a tutti. Basta cercarle con il motore di ricerca e l’ingresso è libero, fino al raggiungimento della capienza massima che – per ora – è fissata a cinquemila partecipanti. Le room social invece sono luoghi un po’ più intimi: potrai entrare solo vi se sta partecipando uno dei tuoi contatti. Infine, non potrai entrare in quelle closed, a meno che tu non venga invitato da chi ha aperto questa tipologia di room. Questa funzione può tornarti utile qualora volessi creare una stanza e parlare solo con i tuoi amici.
  • C’è sempre chi modera le conversazioni. Una volta entrato in una stanza il tuo microfono sarà spento. A garantire che i dialoghi si svolgano senza sovrapposizioni, ci sono i moderatori, presenti in ogni stanza e scelti dall’amministratore (la persona che ha creato la room). Se vorrai prendere la parola dovrai toccare l’icona per alzare la mano. In questo modo i moderatori sapranno che ti sei prenotato. Queste figure possono decidere di dare la parola a più persone contemporaneamente, per dar vita a un dialogo più serrato, oppure allontanare persone inopportune.

I clubhouser famosi con cui puoi parlare

Gli utenti italiani di Clubhouse stanno raggiungendo quota 100 mila. E non mancano le celebrità delle nuove e vecchie generazioni. Secondo la classifica di webboh.it, i clubhouser più seguiti sono il comunicatore e imprenditore Marco Montemagno, seguito dallo youtuber Luis Sal. Ma non mancano nomi che abitano i media tradizionali, come Fiorello, Luca Bizzarri (del duo Luca e Paolo). E poi puoi scoprire tanti utenti comuni che hanno tanto da raccontare e, magari, si rivelano più interessanti di un carismatico influencer.

Quindi è il social network dei vip o un luogo democratico?

Probabilmente entrambe le cose. Le dinamiche sociali di Clubhouse stanno ancora prendendo forma. Succede che l’imprenditore seriale Elon Musk inviti a conversare Vladimir Putin o che Ikea Italia organizzi diverse room in una “casa virtuale”, animata da ospiti celebri per ogni momento della giornata, con suggerimenti per la pausa pranzo nella room cucina o per fare una dalle conversazioni da salotto nella living room.
In ogni caso, almeno per ora, non ci sono utenti privilegiati, manca del tutto quell’aura che proviene da una foto scattata in un luogo lussuoso o un profilo ricco di like. Che tu sia una superstar o meno, ognuno ha a disposizione solo la propria voce e il desiderio di dar vita a una conversazione interessante.

E tu hai già provato Clubhouse? Cosa ne pensi? Raccontaci la tua esperienza e il tuo punto di vista.

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