Probabilmente non immaginate quanti servizi offrano: è giunto il momento di tornare a frequentarle
Secondo Eric Klinenberg, uno dei più influenti e ascoltati sociologi d’America, le biblioteche pubbliche sono un’infrastruttura sociale fondamentale. «Palazzi per il popolo», li ha definiti, mutuando una vecchia definizione del filantropo d’inizio ‘900 Andrew Carnegie. Le biblioteche non sono soltanto depositi di libri, ma anche luoghi di incontro, confronto, crescita, svago, coesione sociale, sui quali governi e amministrazioni dovrebbero investire e che probabilmente voi dovreste tornare a frequentare nel tempo libero. Renzo Piano le definisce fertilizzante per le città. Nel nostro paese ce ne sono 12713, di cui 6417 gestite da comuni e regioni e 1928 dalle università. Anche se la situazione delle infrastrutture e dei contenuti è molto diversa da regione a regione, si tratta comunque di un patrimonio che è bene conoscere, come cittadini vi appartiene e potrebbe aprirvi dei mondi inaspettati.
Libri, anche digitali. Innanzitutto, i libri. Grazie alla rete SBN, il Servizio bibliotecario nazionale, potete accedere al catalogo di tutte le biblioteche italiane collegate, quasi 5mila. È un sistema in grado di rintracciare in tempo reale qualunque «oggetto bibliografico» (anche materiale antico, registrazioni audio e video, giornali) tra gli oltre 12 milioni catalogati e, quando disponibile, di usare il prestito interbibliotecario. Sono tanti i progetti nati intorno ai libri, se siete genitori probabilmente vi interesserà Nati per Leggere, che nel 2019 compie vent’anni e che nasce per unire le competenze dei bibliotecari e quelle dei pediatri. Il risultato è un catalogo, attivo su tutto il territorio, di centinaia di laboratori di avviamento alla lettura per bambini fino ai 6 anni e anche di una community per dare consigli ai genitori su come e cosa far leggere ai propri figli per guidarli verso le gioie dei libri. Un’altra opportunità da conoscere è il prestito interbibliotecario digitale, che vi fa accedere al catalogo degli ebook, sempre più ampio negli ultimi anni, con ricerca ottimizzata per scaricare il contenuto senza attese, due settimane di tempo per leggere e restituzione automatica del volume allo scadere del prestito.
Incontro, concentrazione e bellezza. Ovviamente, le biblioteche sono luoghi dove andare a studiare, scrivere, lavorare (spesso più accoglienti di molti coworking) o anche solo pensare. Tante ormai offrono il wi-fi gratuito (a Milano, ad esempio, si è passati da un’ora al giorno alla formula libera 24 ore senza vincoli di tempo) e postazioni per la consultazione di contenuti digitali e la navigazione. La Media Library delle biblioteche consente anche di tenersi informati e praticare le lingue straniere, grazie alla consultazione gratuita di quotidiani italiani e internazionali. Un aspetto interessante è la possibilità di accedere a questi contenuti dal vostro computer, l’unico passaggio da fare è andare prima fisicamente in una delle biblioteche del circuito (circa 5mila) e iscrivevi. Inoltre, alcune biblioteche pubbliche italiane sono bellissime e sono spazi perfetti per concentrarsi: la Sormani di Milano, Salaborsa a Bologna, Bela Rosin con suo giardino a Torino, il Villino Corsini di Villa Pamphilj a Roma e la Brau a Napoli sono solo alcuni esempi.
Notai, avvocati e videogame. Molto interessanti alcune iniziative della città di Torino, come Il notaio è un libro aperto, un servizio di consulenza gratuita, all’interno delle biblioteche delle città, organizzato con il Consiglio notarile, o ancora L’avvocato della mutua, analoga iniziativa con l’ordine degli avvocati. In molti punti d’Italia sono arrivati nelle biblioteche le stampanti 3D, gaming zone con giochi da tavolo e videogiochi e postazioni per produrre musica digitale, praticamente dei microstudi di registrazione per sperimentare con la produzione di suoni. Tutte le biblioteche hanno un ricco calendario di eventi, appuntamenti, occasioni di incontro: consultate quella di quartiere più vicina a voi ed è probabile che troviate qualcosa da fare già questa settimana.
Quando è stata l’ultima volta che avete messo piede in una biblioteca? Sapevate di tutti i nuovi servizi? Quali vi interessano di più? Raccontatecelo nei commenti!
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