Cibo, gli eco-trend del 2020

Cereali africani, agricoltura rigenerativa e nuove proteine vegetali: ecco come sta cambiando il mondo del food.

Il mercato del cibo ad alta sostenibilità ecologica e ambientale è in continua evoluzione, come naturale per un settore che sta vivendo una crescita vertiginosa, alimentata da continue innovazioni. Secondo un’analisi diffusa da Absolute Markets Insights, parliamo di una tendenza che porterà il mondo del cibo e delle bevande biologiche ad avere un giro d’affari di 679 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso di crescita del 17,05%. Whole Foods, la catena texana di supermercati bio di recente acquisita da Amazon, ha chiesto agli esperti della sua rete di vendita di provare ad anticipare i cambiamenti in arrivo per questo tipo di consumi, sviluppando così la sua previsione dei nuovi eco-trend legati al cibo per il 2020.

Rigenerazione sudamericana e cereali africani. Il primo trend da annotare è quello dell’agricoltura rigenerativa. Si tratta di una serie di tecniche che permettono di conservare, rigenerare e arricchire la qualità e la salute del suolo agricolo, limitando le azioni meccaniche, favorendo la rotazione delle colture e proteggendo lo strato più superficiale del terreno. Questo tipo di agricoltura è nata in Sudamerica, si è diffusa negli USA, dove molti marchi già vendono prodotti da coltivazioni rigenerative, e sta prendendo piede anche nel nostro paese. L’area del mondo dalla quale arriveranno le novità più interessanti in termini di prodotti è invece l’Africa occidentale, grazie al successo dei suoi grani antichi, come il fonio del Sahel, gluten free, più ricco di proteine della quinoa e più facile da cucinare del cous cous.

L’evoluzione del cocktail, delle creme spalmabili e del menu bimbi. Secondo gli esperti di Whole Foods interrogati per la ricerca c’è una cosa che presto vedremo cambiare: i menu bambini dei ristoranti, che si limiteranno sempre meno alle opzioni immutate da decenni e che invece offriranno anche ai più piccoli soluzioni sane, sostenibili ed evolute. Non solo i bimbi, anche le abitudini degli adulti stanno mutando: non c’è più bisogno di liquori per divertirsi e socializzare. I cocktail analcolici (i cosiddetti mocktail) diventeranno sempre più comuni, variegati e interessanti, così come le creme spalmabili vegane. Dal burro alla macadamia a quello ai semi di anguria, preparatevi a una esplosione di sapori spalmabili. Il 2020 sarà inoltre l’anno delle farine alternative: da quella di mandorle a quella di banana.

La terza via tra carnivoro e vegetariano. Non solo chi segue diete vegane o vegetariane, ma anche chi vuole moderare i consumi di carne, è sempre alla ricerca di proteine vegetali e per questo motivo ha sempre fatto grande affidamento sulla soia. Il ventaglio delle opzioni però è continuo ampliamento: fagiolo mungo nero e semi di canapa domineranno questo settore nel 2020, insieme all’avocado, da anni sulla cresta dell’onda. Si cercherà anche di uscire dalla dittatura delle opzioni binarie. Per esempio, sono tanti i progetti che stanno cercando di costruire una terza via tra carnivoro e vegetariano, come il Blended Burger Project, che sta sperimentando la produzione di hamburger al 25% di origine vegetale e per il resto animale. Il burger fatto solo per metà di carne è una delle tendenze che presto diventeranno abitudini. Infine, un tocco di dolce: gli sciroppi a base di frutta, cocco, patate dolci e datteri per la preparazione di torte saranno la novità per chi pensa sempre al dessert.

Voi siete pronti a provare queste novità? Quale di queste tendenze pensate possa essere la più promettente? Raccontateci la vostra nei commenti.

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