Cresce la passione per la borraccia, accessorio irrinunciabile per chi vuole dire addio alla plastica e iniziare a risparmiare. Sei indeciso tra le tante alternative? Usa la nostra guida per orientarti tra materiali, tipologie e caratteristiche
Abbiamo già fatto tanti passi avanti per eliminare (o almeno ridurre) la plastica, ma è anche vero che la strada verso una realtà totalmente plastic free è ancora lunga. Oltre a spingerci verso una maggiore consapevolezza riguardo quello che acquistiamo, dovremmo optare per un cambio radicale delle cattive abitudini, nelle quali abbiamo l’onore di primeggiare. Stando ai numeri, infatti, l’Italia ha il triste record di essere in cima alla classifica dei Paesi europei per consumo di acqua minerale in bottiglia. Se paragonato al resto del mondo, il dato è ancora più sconcertante: con otto miliardi di bottiglie all’anno, siamo i secondi consumatori al mondo di acqua in bottiglia dopo il Messico.
Fino a 720 euro all’anno, la spesa per l’acqua in bottiglia. Oltre ad avere un costo spropositato per l’ambiente, l’acqua in bottiglia pesa significativamente anche sul bilancio familiare: ogni famiglia italiana che sceglie la minerale deve infatti mettere in conto una spesa mensile fissa che oscilla tra i 40 e i 60 euro, per un totale di 720 euro all’anno. L’acqua del rubinetto costa circa 1000 volte meno, considerando che il suo prezzo è inferiore a 0,001 euro per litro. Eppure ancora troppi continuano a essere scettici a riguardo, assecondando una paura che – salvo casi specifici – è pressoché infondata, specie se si tiene conto che, quando parliamo di qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti, l’Italia è quinta nella classifica europea.
Il boom delle borracce, in Italia vendite al +20%. Da qualche anno a questa parte, però, qualcosa sembra che stia iniziando lentamente a cambiare, complice anche una ritrovata sensibilità nei confronti dei temi ambientali. Design e colori accattivanti, possibilità di personalizzazione e comodità di utilizzo hanno fatto della borraccia un vero e proprio must have. Da quando è entrata nell’olimpo degli accessori di tendenza, sembra che in pochi riescano ormai a farne a meno. E il fenomeno sta assumendo dimensioni importanti, sia a livello mondiale che nazionale. Secondo i dati diffusi da Tpi, quello della borraccia è un mercato globale valutato 8,1 miliardi di dollari nel 2018, dati destinati a salire, considerata la previsione di crescita del 3,9% dal 2019 al 2025. Come ha reagito l’Italia al trend delle borracce riutilizzabili? I dati sono confortanti, con un incremento delle vendite del 20% dal 2018 al 2019. E si spera che, complice la moda e una maggiore predisposizione verso scelte sostenibili, sempre più italiani scelgano finalmente di iniziare a bere l’acqua “del sindaco”.
Materiali e caratteristiche, gli aspetti da considerare. Ma come scegliere la borraccia? Oltre a design e colori, devi anche valutare altri aspetti per evitare un acquisto sbagliato. Devi intanto considerare quanto e dove la userai, se per trasportare liquidi freddi o caldi e, infine, anche la sua praticità. In commercio esistono infatti tante tipologie di borracce e diversi materiali che possono fare al caso tuo.
- Plastica
Può sembrare un controsenso per chi la sceglie con l’idea di ridurre la produzione di rifiuti, eppure la plastica dura è uno dei materiali maggiormente impiegati per la produzione delle borracce. Generalmente vengono prodotte utilizzando PET, polipropilene o tritan. In tutti questi casi parliamo di materiali raramente responsabili della migrazione di sostanze pericolose, perché trattati in maniera idonea nella fase produttiva. La situazione è diversa nel caso in cui la borraccia venga lacerata o graffiata, situazioni per cui la migrazione di sostanze nocive potrebbe risultare facilitata. Devi inoltre tenere conto che, a fronte di un prezzo mediamente inferiore rispetto a quello di altri materiali, la plastica potrebbe conferire all’acqua o al liquido contenuto nella borraccia un cattivo sapore. Ipotesi più probabile se scegli di acquistare prodotti di bassa qualità o se non li pulisci in maniera corretta. - Vetro
Il vetro è uno dei materiali migliori per il contenimento di liquidi, questo perché non presenta alcun rischio di migrazione di sostanze nocive e, se pulito e conservato nella maniera corretta, non conferisce al contenuto alcun sapore. A fronte di questi pro, esistono comunque alcuni contro: il vetro è più fragile di altri materiali e anche più pesante. Ragion per cui difficilmente troverai in commercio borracce interamente di vetro, ma più spesso trovi il vetro abbinato ad altri materiali utilizzati per il rivestimento esterno. - Alluminio
È uno dei materiali più utilizzati per la fabbricazione delle borracce: un grosso vantaggio è senza dubbio la sua leggerezza che rende questi prodotti comodi e facili da mettere in borsa o nello zaino. Le borracce in alluminio hanno un rivestimento interno, per evitare che il contenuto entri a contatto diretto con il metallo che può essere tossico per l’organismo. Se stai pensando di acquistare una borraccia in alluminio, leggi attentamente le istruzioni riportate sulle etichette perché, spesso, questi prodotti non sono adatti a contenere bevande calde o acide. Insomma, se hai intenzione di trasportare un the bollente oppure succhi di frutta, considera che questa potrebbe non essere la soluzione più adatta alle tue esigenze. - Acciaio
Oltre a essere uno dei materiali più diffusi sul mercato, l’acciaio è anche tra le migliori alternative per la produzione delle borracce. L’acciaio viene infatti trattato in modo da essere inossidabile, quindi è la soluzione ideale per trasportare bevande calde e fredde, ma anche acide. I liquidi trasportati in borracce di acciaio difficilmente ne assumono gusto o odore e, infine, se mantenuto e lavato in maniera corretta l’acciaio è meno soggetto alla proliferazione batterica. Considera inoltre che le borracce di acciaio possono spesso risultare più pesanti rispetto a quelle in plastica o in alluminio. Un altro contro è che, in alcuni casi, possono danneggiarsi se urtate: evita quindi di farle cadere per terra.
Pulizia, un aspetto da non sottovalutare. Per evitare contaminazioni batteriche, ricorda sempre di pulire accuratamente (e spesso) la tua borraccia. Alcuni marchi forniscono indicazioni dettagliate a riguardo e, talvolta, prevedono anche la possibilità di lavarle direttamente in lavastoviglie: per evitare disastri, controlla sempre sull’etichetta o sulla confezione che il materiale sia resistente. In alternativa puoi utilizzare il detersivo per i piatti ed, eventualmente, aiutarti con uno spazzolino per raggiungere anche le aree più difficili all’interno, senza tralasciare il tappo e il collo del contenitore. Puoi anche utilizzare il bicarbonato o l’aceto: miscela una di queste due sostanze con un po’ di acqua calda e agita la tua borraccia. Qualcuno consiglia anche di tenerla piena con questa soluzione per 8-10 ore per essere sicuri di aver rimosso anche lo sporco più ostinato. Ricorda, infine, di sciacquarla accuratamente, per evitare che acqua o le bevande possano venire contaminate dai prodotti utilizzati per la pulizia.
Preferisci l’acqua in bottiglia o sei già passato alla borraccia? Come la pulisci una volta che hai finito di utilizzarla? Raccontaci tra i commenti quali sono le tue abitudini.
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