Le nostre decisioni dipendono molto da ciò che percepiamo. E, a determinate condizioni, sentimenti ed emozioni possono facilitare il nostro processo decisionale
Lo sappiamo bene, quando si tratta di soldi l’emotività è considerata un sistematico veicolo d’irrazionalità. L’emozione viene infatti generalmente percepita come un fattore pericoloso, che ci porta a prendere decisioni incontrollate sulla spinta delle nostre sensazioni. Ma non è proprio così. Le emozioni possono fornirci informazioni utili sul grado di motivazione o sull’effettiva importanza che determinate scelte possono avere sulla nostra vita e ci possono aiutare a evitare molti pericoli potenziali o situazioni spiacevoli. “Non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano”. Con questa espressione il neurologo portoghese Antonio Damasio nel suo testo “L’Errore di Cartesio” (1994) ribalta l’idea dominante della teoria economica classica, che vede l’homo oeconomicus come un animale razionale in grado di seguire i propri obiettivi, compiendo scelte stabili, incondizionate e coerenti. Così, dopo aver visto quali emozioni rischiano di influenzare negativamente le nostre mosse sul piano economico-finanziario, cerchiamo di capire come possono invece aiutarci a compiere le scelte giuste.
In che modo le emozioni incidono sulle nostre scelte? Quotidianamente, ci troviamo a dover compiere innumerevoli scelte, dalle più semplici alle più complesse e rischiose. Vogliamo cambiare lavoro? Desideriamo un vestito nuovo? Vogliamo fare una vacanza? Tutte queste decisioni presuppongono una scelta e tante volte ci ritroviamo bloccati semplicemente perché abbiamo paura di commettere un errore. Iniziamo a pensare “sarebbe meglio non scegliere sulla base delle nostre sensazioni e analizzare la questione solamente da un punto di vista razionale”. Ed è qui che entra in gioco, appunto, la nostra parte razionale, quella che consideriamo matura e logica.
L’emozione è un “facilitatore” delle decisioni. Ma, a differenza di quanto si possa ritenere, l’emozione è un fattore che facilita l’assunzione di decisioni. Pensiamo a emozioni come la rabbia, l’insoddisfazione o la felicità: esse sono in realtà degli stimoli, che ci segnalano che è arrivato il momento di agire o di prendere coscienza che quella determinata situazione ci fa stare bene o male. E tutto questo non esclude l’elemento razionale, ma, anzi, lo integra, rendendoci capaci di scegliere sia quello che ci fa stare meglio sia ciò che reputiamo logicamente “giusto”, insomma, come direbbe Aristotele, la “via di mezzo”.
Conosci te stesso per decidere meglio. Partendo dal dato di fatto che cuore e cervello non sono antagonisti ma si integrano a vicenda, il primo passo per decidere bene è conoscere se stessi. Il cervello di ognuno di noi segue un percorso personale, dettato dalla propria storia, dalla cultura di appartenenza e dalle attitudini innate. Per questo, del tutto inconsapevolmente, ognuno di noi darà più o meno peso a certe condizioni e terrà conto di variabili diverse. Per questo è utile imparare a conoscere noi stessi in profondità e capire il perché proviamo determinate sensazioni, imparando a osservare gli effetti che hanno su di noi. Solo in questo modo possiamo arrivare a gestirle in modo corretto e a esprimerle nel modo migliore.
Le emozioni partono da una sensazione fisica. Possiamo entrare in contatto con un’emozione prestando attenzione a cosa succede al nostro corpo. Ma attenzione: le emozioni negative o positive non esistono. Quello che spesso non appare chiaro, infatti, è che non sono le emozioni in sé a essere positive o negative, quanto piuttosto il nostro modo di vederle e percepirle. È bene imparare a osservare i propri pensieri in maniera distaccata.
Impara a fidarti delle tue intuizioni. Affidarsi al proprio intuito è un atteggiamento che in genere gode di una cattiva reputazione, specialmente nella parte occidentale del mondo, dove il pensiero analitico è stato costantemente promosso negli ultimi decenni. Molti ritengono che gli esseri umani siano passati dal pensiero primitivo, magico e religioso al pensiero analitico e scientifico. Come risultato, vedono le emozioni e l’intuizione come strumenti destinati a portarci all’errore. Ma anche la ricerca scientifica più innovativa può iniziare con un’intuizione che consente agli scienziati di formulare nuove idee e ipotesi, che in seguito possono essere convalidate attraverso test e analisi rigorose.
Decidere è difficile, ma le nostre emozioni ci possono aiutare. Decidere significa stabilire, fissare e scegliere tra più aspetti; implica la capacità di porsi il problema in modo corretto e seguire delle regole per risolverlo. Quindi non dimentichiamoci di fidarci di noi stessi e delle nostre sensazioni, a patto che si sia in grado di gestirle, tollerando la temporanea confusione che naturalmente comportano. Le emozioni guidano le decisioni che prendiamo nel presente, e il nostro successo potrebbe dipendere dalla capacità di comprenderle e interpretarle nel modo corretto.
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