La revisione delle stime sulla crescita del PIL italiano da parte dell’Istat permette all’Italia di recuperare posizioni, ma la strada è ancora lunga
I conti relativi al PIL italiano del primo trimestre del 2017 sembravano chiusi con +0,2% sul trimestre precedente e +0,8% anno su anno. Le stime preliminari, invece, sono cambiate e il 22 maggio scorso l’Istat ha regalato al Paese una bella sorpresa: il rialzo della crescita del PIL a +0,4% rispetto al trimestre precedente e al +1,2% rispetto al primo trimestre del 2016. In un momento in cui l’Europa sembra correre sempre più veloce dell’Italia, notizie come queste servono a sollevare il morale collettivo del Paese.
Vicini, ma lontani. Il rialzo – lo abbiamo detto – non riguarda solo i dati trimestrali, ma anche quelli relativi alla stima della crescita annua. Nel documento “Le prospettive per l’economia italiana nel 2017”, l’Istat ha infatti previsto un aumento del prodotto interno lordo pari all’1,0% (con un rialzo dello 0,1% rispetto alla precedente stima del +0,9% annuo). Malgrado il segno positivo, occorre purtroppo mettere un freno all’entusiasmo: le stime relative alla crescita degli altri Paesi europei, infatti, sono ancora ben lontane dalle nostre. Nel complesso, infatti, l’economia dell’eurozona dovrebbe crescere dell’1,7% e l’Italia non è tra i Paesi che corrono più velocemente.
La fase di recupero dei Paesi europei, comunque, procede in modo positivo. Tra i fattori principali si segnalano sicuramente il consumo privato, l’aumento del reddito disponibile e il previsto miglioramento dell’economia internazionale che favorisce nuovi investimenti.
Le prospettive del Bel Paese. Nulla è tutto bianco o tutto nero, così sebbene sia da considerare il passo lento dell’Italia all’interno dell’Europa, è anche giusto fare il punto sulle prospettive di miglioramento riservate al nostro Paese per il futuro. Sempre secondo l’Istat, infatti, il 2017 è portatore di crescita su diversi fronti:
- le attività di investimento godono degli effetti positivi del mercato del credito, grazie alla politica monetaria espansiva della BCE (+0,3%)
- il livello di occupazione è previsto in crescita sino al +0,7% in termini di unità di lavoro
- la disoccupazione sembra ridursi ancora con un tasso pari all’11,5%
- nuovi stimoli per l’attività economica vengono dati anche dalle migliori aspettative delle imprese a cui si lega un miglior processo di accumulazione del capitale
I consumi delle famiglie, inoltre, continuano ad essere rilevanti per la crescita, anche se in misura minore rispetto al biennio precedente. La spesa per consumi, infatti, dovrebbe aumentare nel 2017 dell’1%, ma in Europa la capofila è la Spagna con +3,2%. Dati positivi a livello macroeconomico, solitamente, sono accompagnati da un andamento positivo dei mercati. È importante che la crescita economica continui e sia sostenibile nel tempo per portare ad una robusta crescita anche del mercato azionario italiano; la strada verso la ripresa è in salita, ma l’importante è che non si fermi. Dati positivi a livello macroeconomico, solitamente, sono accompagnati da un andamento positivo dei mercati. È importante che la crescita economica continui e sia sostenibile nel tempo per portare ad una robusta crescita anche del mercato azionario italiano; la strada verso la ripresa è in salita, ma l’importante è che non si fermi.
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