Hiking e trekking vi hanno sempre incuriosito ma non vi siete mai cimentati? I consigli, le app e gli strumenti per mettervi in cammino
L’escursionismo e le camminate nella natura sono il modo ideale per coniugare allenamento, forma fisica, benessere spirituale, divertimento ed esplorazione, facendo affidamento sul mezzo di locomozione più sostenibile che ci sia: le vostre gambe. C’è chi lo fa da una vita e tra i sentieri sembra esserci nato, ma se non avete mai fatto un’esperienza del genere in vita vostra, non temete: trekking o hiking, con le giuste precauzioni e informazioni, sono alla portata di tutte le persone in salute e con una buona forma fisica. Innanzitutto, una breve distinzione lessicale: la differenza tra hiking e trekking. Per hiking si intendono le escursioni da diverse ore, meno di un giorno, senza dormire fuori, mentre il trekking indica i percorsi più lunghi, che si articolano nell’arco di diverse giornate. Se siete agli inizi della vostra vita da escursionisti, sicuramente farete hiking, se vi troverete a vostro agio e vi sarete appassionati potrete passare al trekking.
La ricetta per partire. Innanzitutto, affidatevi al buon senso e iniziate piano. Scegliete un percorso di tipologia T (turistico, non lungo e senza difficoltà di orientamento, di fatto una lunga passeggiata) o E (escursionistico, su sentieri segnalati, in ambienti lievemente inclinati), evitando quelli classificati come EE (escursionisti esperti) o EEA (escursionisti esperti con attrezzature). Per saggiare le vostre capacità e il piacere che vi dà l’esperienza, non superate i 5 km, i 500 metri di dislivello e le 3 ore di cammino effettivo. Se non riuscite a organizzarvi da soli o se avete voglia voglia di conoscere nuovi compagni di avventura, una buona risorsa per partire è il CAI – Centro Alpino Italiano. Il sito ufficiale è una miniera di informazioni e consigli, mentre le sezioni locali organizzano uscite, spedizioni ed escursioni. Anche la piattaforma Vagabondo raccoglie e fa incontrare – in modo autonomo e informale – persone che cercano compagni di gite in montagna.
Il kit base: mappe, acqua, scarpe. Prima di partire, studiate bene il percorso, cercate informazioni, leggete le esperienze di chi lo ha già fatto, provate a capire com’è la segnaletica e quali problemi possono esserci durante il percorso. Comprate una mappa (è pur sempre un bell’oggetto), ma accompagnate la navigazione a un’app di orientamento per escursionisti, come OruxMaps, GPS Kit e Locus Map, consultabili anche offline. Partire da soli, per chi è alle prime armi, non è la scelta più consigliabile. Se sceglierete di farlo, tenete qualcuno costantemente informato sul vostro itinerario e la vostra posizione. Informatevi costantemente sulle condizioni meteo: in altitudine e in montagna possono cambiare velocemente, e riservatevi la possibilità di rinviare o spostare la gita in caso di maltempo e allerta. Portate buone scorte di acqua e cibo, un kit di pronto soccorso, la protezione solare e l’abbigliamento adatto. La parte fondamentale? Le scarpe. Quelle da ginnastica non sono sufficienti per quasi nessun tipo di percorso, vi servono gli scarponcini da trekking. Ecco una serie di : in sintesi, per iniziare va bene una scarpa economica, di quelle che si comprano per poche decine di euro nelle grandi catene. Se vi appassionate, fate un investimento su calzature da camminata più evolute.
La sicurezza, prima di tutto. Quando siete in cammino, iniziate piano: sarà più facile trovare il ritmo giusto andando in crescendo, facendo abituare il vostro corpo e il vostro apparato cardiocircolatorio all’esperienza. Il ritmo dell’andatura è qualcosa di estremamente personale, cercate il vostro senza adattarvi a quello degli altri. Per lo stesso motivo, le pause devono essere ben dosate: facendone troppe rischiate di perdere il ritmo. Infine, per quanto riguarda la sicurezza, oltre al buon senso e all’attrezzatura giusta (dall’acqua alle scarpe), è bene che sul vostro telefono ci sia un’app che possa facilitare eventuali soccorsi. : tiene una traccia in tempo reale del vostro percorso (grazie al GPS e al segnale telefonico), è utile per parenti e amici che vogliano seguirvi da casa e anche a voi per avere un archivio e una collezione delle vostre esplorazioni. Ma soprattutto GeoResQ (che costa 24,40 euro per dodici mesi) ha una funzione Allarme, che vi mette in collegamento con la centrale operativa di riferimento, che vi chiamerà e prenderà carico della vostra emergenza.
Siete pronti a partire? Raccontateci la vostra esperienza!
Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.