Il turismo è uno dei settori con maggiore impatto ecologico: ecco i nostri suggerimenti per fare una vacanza più green e cambiare le cose
Se hai a cuore il tuo impatto sul pianeta, probabilmente il pensiero della prossima vacanza ti crea un dilemma esistenziale.
Vuoi partire, ma sai anche che il settore del turismo rappresenta l’8 per cento delle emissioni globali di gas serra, praticamente quanto l’intera economia dell’Unione Europea. Detto ciò, non devi rinunciare del tutto a spostarsi e vedere nuovi angoli d’Italia o del mondo: l’importante è sapere come farlo (e a proposito, queste sono le nostre dieci città italiane green preferite).
Organizzare una vacanza sostenibile è possibile, quindi proviamo a ragionarci insieme.
L’Organizzazione mondiale del turismo, agenzia dell’Onu, riconosce un diritto al turismo come fondamento dello scambio tra i popoli e della loro crescita, inoltre offre una serie di linee guida di partenza. L’idea di fondo è «tenere pienamente conto degli effetti economici, sociali e ambientali, sul presente e sul futuro».
Insomma, viaggiare con gli occhi aperti e la mente attenta.
La bellezza dei treni notturni
Il primo passo è la scelta di dove andare e come andarci. La regola base è la prossimità: più vicino è, più sostenibile sarà. Le emissioni dell’aviazione civile rappresentano il 2 per cento di tutta la crisi climatica. Le compagnie aeree offrono spesso meccanismi di compensazione della CO2 emessa per cui, pagando una piccola cifra, è possibile contribuire all’avvio di progetti di assorbimento del carbonio attraverso la messa a dimora di nuovi alberi.
Questa soluzione può rappresentare un buon compromesso, anche se spesso tali meccanismi hanno problemi di trasparenza e credibilità, come dimostra il caso Verra, il più grande certificatore di crediti di carbonio al mondo.
In generale meglio il treno, la bicicletta o la combinazione di questi due mezzi di trasporto. In fondo, dalla stazione più vicina puoi andare alla scoperta di tutta l’Europa continentale, la rete di collegamenti notturni non fa che crescere e l’Interrail (il biglietto aperto per prendere tutti i treni d’Europa) si può comprare a tutte le età.
Docce calde e nuove amicizie
Secondo punto, dove alloggiare: la sostenibilità non è solo ecologica, è anche sociale. Prova a evitare gli affitti brevi sulle piattaforme come Airbnb: per quanto comodi, economici e flessibili, possono avere un effetto problematico sulle comunità locali e cambiare la natura stessa degli ambienti cittadini.
- Se vuoi evitare gli alberghi, puoi provare con una piattaforma di scambio case, che è anche un modo divertente per conoscere nuove persone.
- Se viaggi in bicicletta, c’è una rete di persone che offrono alloggio gratuito ai cicloturisti. Si chiama Warm Showers (letteralmente: «docce calde») ed è un ottimo mezzo di promozione del mezzo di trasporto più sostenibile.
- Se opti per la soluzione hotel, dai sempre un’occhiata alle loro politiche ambientali (c’è spesso una pagina ad hoc sul loro sito) e verifica se hanno aderito a una certificazione di sostenibilità come EarthCheck o Leadership in Energy and Environmental Design (LEED).
Compra locale e resta fuori dalle rotte di vacanza più battute
Un altro aspetto importante è quando andare in vacanza. Uno dei grandi problemi del turismo di massa a livello di sostenibilità è la sua stagionalità: tante persone che applicano tutte insieme una pressione fortissima a luoghi spesso delicati. In Italia ne sanno qualcosa posti meravigliosi come le Cinque Terre o le Dolomiti.
Se non riesci a evitare i periodi più affollati per motivi di studio o lavoro, prova a tenerti alla larga dai posti più gettonati. Per esempio, se cerchi una destinazione di montagna puoi consultare la rete di villaggi dell’alpinista, un network di località lungo tutto l’arco alpino che promuovono un tipo di vacanza sostenibile attento alle esigenze della montagna e delle comunità locali, senza grandi impianti e lontano dalle rotte abituali.
Ricordati anche l’appello che fa ogni anno l’Uncem, l’Unione dei comuni e delle comunità montane d’Italia: spendi locale, perché dove compri il tuo panino per certi paesini di montagna fa davvero tutta la differenza del mondo.
Pensa sempre al futuro di ciò che vedi e adotta il mood vacanza green
Il rispetto degli ecosistemi e dei luoghi passa da una serie di regole di basilare civiltà: non lasciare rifiuti in giro, ridurre il consumo di plastica, usare stoviglie lavabili, utilizzare una borraccia per dissetarsi, fare caso al proprio impatto acustico e così via.
La domanda che bisogna farsi deve andare oltre l’orizzonte della propria vacanza: come posso lasciare questo posto bello e visitabile anche per chi verrà dopo di me, tra uno, dieci o vent’anni?
Questa impostazione si riflette su tante scelte, anche sulle attività da fare in loco, per esempio decidere se usare o meno grandi impianti di risalita e mezzi di trasporto particolarmente inquinanti. Se visiti boschi o foreste, rispetta i limiti di quegli ecosistemi e dei loro abitanti. Una vacanza green parte proprio da qui: il senso del limite.
Quali sono le regole che ti sei dato per fare una vacanza sostenibile?
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