I livelli igienici dei nostri dispositivi sono spesso preoccupanti: ecco una breve guida per occupartene
Uno dei principali problemi degli smartphone è la loro ubiquità: di fatto ci seguono in ogni nostra attività quotidiana, anche tra le meno igieniche, sia all’aperto che al chiuso, in un contesto nel quale (secondo i dati di una ricerca di Counterpoint Research) l’utilizzo medio risulta essere di cinque ore al giorno, con picchi di sette per il 26% degli utenti. Quando è stata l’ultima volta che ti sei preoccupato dalla pulizia del tuo dispositivo? Nel corso degli ultimi anni si sono accumulate evidenze scientifiche: una ricerca dell’Arizona University ha appurato che – in ogni ufficio – il telefono lasciato alla scrivania ha in media dieci volte più germi e batteri della tavoletta di un water nella stessa sede. Streptococco, MRSA, Stafilococco, E.coli: tutti gli agenti più temuti rischiano di stazionare sulla superficie di un piccolo oggetto che avvicini più volte al giorno alla tua bocca, al tuo naso e ai tuoi occhi. Insomma, è giunto il momento di inaugurare un rituale di pulizia del tuo telefono da effettuare con cadenza settimanale.
L’inventario dell’igiene. Prima regola: la pulizia va effettuata con telefono spento. Ti serviranno un panno non abrasivo in microfibra, acqua calda, disinfettante senza ammoniaca, un piccolo pennello con setole morbide, un dischetto di cotone. Puoi reperire quello che ti serve tra ciò che hai già in casa, ma un kit di materiali specialmente pensati per questa missione costa meno di 10 euro. Passa il panno, leggermente inumidito con dell’acqua calda sullo schermo e sul retro del telefono. Applica il disinfettante, ripassa il panno. Il pennello (può andare bene anche un cotton fioc) va passato sulle giunture e sulla cornice (gli spazi dove si annidano i grumi di sporco).
Rimedi anti polvere. Spesso vengono tralasciate le fessure degli altoparlanti o le porte in cui vengono inseriti alimentatore e cuffie. Potrebbe, quindi, essere utile una bomboletta ad aria compressa per eliminare dalle polvere e pelucchi, quella che si usa per la tastiera del laptop va benissimo. Se in casa non è disponibile, comprarla non ti costerà più di 5 euro. Un’avvertenza importante riguarda gli obiettivi della fotocamera: sono delicati e richiedono delicatezza. Se usi una cover, ricordati di pulirla usando acqua e alcol, idealmente tutti gli accessori esterni che usi andrebbero sottoposti a un trattamento periodico simile a quello per il dispositivo principale.
La soluzione più drastica. Se non vuoi usare un disinfettante o un gel chimico, c’è chi fa ricorso al dentifricio, un piccolo metodo naturale che permette anche di intervenire nel caso ci siano piccoli graffi sullo schermo. Depositatene una piccola quantità sul panno in microfibra e strofinate piano, prima di passare un altro panno leggermente inumidito. Un’alternativa pulisci-schermo e anti-graffio è usare una miscela di bicarbonato di sodio. Un’ultima soluzione, più costosa ma più efficace e drastica contro i germi, è la sterilizzazione dello smartphone per mezzo di una luce UV. Si usa una scatola in alluminio (costo tra i 40 e i 50 euro), con una piccola lampada a ultravioletti al suo interno, che in cinque minuti sterilizza il tuo dispositivo.
E tu? Pulisci regolarmente il tuo smartphone?
Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.