Secondo la ING International Survey, gli italiani sono primi della classe in ambito di sensibilità verso l'economia circolare e raccolta differenziata. Ma per aiutare il nostro pianeta c'è tanto da fare, ogni giorno: ecco allora una serie di spunti pratici per aiutarvi a ridurre i rifiuti, a riciclare e a evitare gli sprechi
C’è un nuovo primato di cui possiamo essere fieri. Secondo l’ultima International Survey ING, gli italiani sono tra i primi della classe quando si tratta di fare scelte consapevoli riguardo l’economia circolare. È un concetto molto vasto, ma che si fonda su tre principi, riassumibili nelle 3R: Riduzione dei rifiuti, Riciclo, e il Riutilizzo dei prodotti. Secondo il sondaggio ING, condotto da Ipsos in 15 Paesi europei, risultati emersi sono interessanti: il 77% degli italiani (contro una media europea del 74%) pensa che la sostenibilità ambientale sia prioritaria rispetto alla crescita economica. Il nostro Paese svetta anche nella richiesta di azioni concrete: il 70% degli intervistati chiede alle aziende di agire attivamente per ridurre la plastica. E non si tratta solo di delegare gli altri, perché il 92% del campione effettua la raccolta differenziata: un altro primato. Insomma, abbiamo la sensibilità giusta e anche la voglia di fare meglio. Per questo motivo, su VoceArancio, abbiamo scelto di darvi qualche spunto in più per supportare le vostre scelte sostenibili e per chiarire alcuni aspetti controversi (per esempio, sulla plastica).
Come introdurre nuovi comportamenti sostenibili (con la tecnologia). Se il vostro obiettivo è diminuire l’impatto sull’ecosistema, prima di tutto è importante aumentare il livello di consapevolezza. Perché non esistono consigli generici, ma capire quali, tra le vostre abitudini, vanno rinforzate e quali abbandonate. Per aiutarvi a capire come intervenire un calcolatore dell’impronta ecologica è un buon punto di partenza. Dalle abitudini poi si può passare alle scelte: acquistare prodotti che provengono da una filiera sostenibile è un altro modo per aiutare il pianeta. A questo proposito, piattaforme come Good on you per i vestiti, EdoApp per il cibo e Biotiful per i cosmetici possono guidarvi in maniera semplice. Infine, per migliorare la propria raccolta differenziata, è utile aver risposte chiare quando non sapete “dove buttare” un bene: app come Smart Ricicla possono rivelarsi essenziali. Se volete approfondire quali altre app vi aiuteranno a semplificare le vostre abitudini virtuose, le abbiamo raccontate in questa guida.
Come scoprire i progetti più vicini a voi sull’economia circolare. È un passo importante per cambiare (in meglio) le proprie scelte di consumo: promuovere aziende che sposano appieno le 3 R dell’economia circolare. In Italia esistono circa 200 realtà imprenditoriali di questo tipo. Trovare quelle più vicine è semplice con l’Atlante dell’Economia Circolare. Si tratta di una piattaforma con un’utile mappa web interattiva e con un motore di ricerca organizzato per settori (dall’arredamento, all’agroalimentare, fino al tessile). E questo articolo vi racconterà tutti i dettagli del progetto.
Come usare la plastica in maniera consapevole. La sostenibilità ambientale non è una religione. E le scelte oltranziste possono perfino essere dannose. A questo proposito, la plastica è una delle questioni più spinose. Perché spesso viene demonizzata, anche a torto. Quando si parla di economia circolare, invece, è importante avere uno sguardo di sistema. Per esempio, un sacchetto usa e getta (da evitare) non deve essere trattato come l’imballaggio per le verdure (che ha senso mantenere), perché allunga la vita del cibo, che – non protetto – marcirebbe prima. Abbiamo riassunto “il paradosso del broccolo” del divulgatore scientifico Dario Bressanini. La plastica insomma è utile quando evita di generare altri sprechi, poi va riutilizzata il più possibile e va evitata quando – lo stesso prodotto – è disponibile in forma sfusa. E, oggi, realtà come Negozio Leggero, offrono moltissime tipologie di prodotti senza imballaggi: dal vino, al caffè, agli alimentari e i detersivi. Per approfondire come ottimizzare l’uso della plastica, questo articolo vi regalerà molti punti di vista interessanti.
E come ridurre lo spreco di cibo. Nella società dei consumi è molto più difficile combattere gli sprechi che acquistare in maniera consapevole. Ogni giorno molti prodotti della grande distribuzione e dei negozi alimentari finiscono nella spazzatura perché invenduti. E anche in questo caso la tecnologia può aiutare: da Too good to go a Bring the food, ci sono ormai tante app che vi permettono di lottare contro gli sprechi, risparmiando. Ogni giorno vi metteranno in contatto con panifici, supermercati, ristoranti e tanto altro, disposti a offrirvi a prezzi molto bassi prodotti ancora ottimi, ma vicini alla scadenza. Altre volte invece siamo noi i responsabili dello spreco. Quando, involontariamente, ci dimentichiamo una data di scadenza, o se non sappiamo per quanti giorni poter mangiare un prodotto o se (e per quanto tempo) è possibile surgelarlo. In questo caso Ubo app vi guiderà in tutto questo e, in più, offrirà suggerimenti utili su come utilizzare gli avanzi. Le opzioni a disposizione per ridurre gli sprechi sono ancora tante e questo articolo ne offre una rassegna completa.
E voi? In che modo contribuite alla riduzione dei rifiuti, al riciclo e al riutilizzo dei prodotti?
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