La glossofobia può essere un grosso ostacolo per la tua vita professionale: i nostri suggerimenti per affrontarla e mettersela alle spalle.
Una ricerca britannica del 2014 aveva classificato la paura di parlare in pubblico al terzo posto tra quelle più diffuse nel Regno Unito, meno spaventosa solo di quella delle altezze e di quella dei serpenti. La parola esatta per indicarla è glossofobia, la paura della «glossa», la lingua, e per molte persone rischia di essere un macigno professionale, un ostacolo che pregiudica opportunità e carriera perché ci sono momenti, nel lavoro (e nella vita), in cui sapersela cavare con un discorso pubblico è fondamentale: conference, talk, workshop, meeting ma anche tutte le occasioni digitali in cui dovrai presentare un progetto o un’idea.
La buona notizia è che si può superare. Anche personaggi che hanno fatto della performance la propria carriera hanno confessato di averci dovuto lavorare. Fiorello, Barbara Streisand, Adele ne hanno sofferto, per esempio. Per i blocchi più seri può essere utile rivolgersi a un professionista o uno psicologo, ma intanto ecco dieci suggerimenti con i quali partire per affrontare la paura di parlare e presentare.
- Preparati. È sempre il modo migliore per affrontare le grandi paure: aumentare il livello di controllo. Quando sarai guarito dalla glossofobia, potrai anche godere del piacere di improvvisare, ma in questa fase è meglio scrivere prima l’intervento e recitarlo un buon numero di volte, allo specchio o davanti a un piccolo numeri di amici e volontari.
- Non cercare la perfezione. Sbaglierai, vi confonderai, inciamperai: è meglio accettarlo da subito. Tutti i grandi oratori lo sanno, il punto non è essere impeccabili, ma saper reagire con naturalezza e umanità (anche verso sé stessi) ai piccoli errori durante l’eloquio.
- Non imparare a memoria. La preparazione è utile soltanto se non viene portata all’eccesso. Studia e prova il discorso, ma sii abbastanza flessibile da non doverti attenere alla traccia parola per parola, perché alla prima dimenticanza rischi di andare in tilt.
- Piano con quelle slide. In alcuni casi potrebbero essere necessarie, ma non abusare e non delegare a Power Point il compito di comunicare. Il rischio è solo quello di sovraccaricarti, di avere troppi elementi da gestire mentalmente e verbalmente. Meglio limitarsi al minimo essenziale delle slide.
- Focus sul diaframma. La respirazione è tua alleata, prova a concentrarti sul diaframma, a essere sempre presente con l’aria che entra ed esce dal tuo corpo, è un modo efficace per controllare la paura e rilassarsi. Impara a farlo anche mentre parli, a tenere un angolo della tua mente in controllo sulla respirazione. Yoga e meditazione possono essere molto utili su questo fronte.
- Visualizza le paure. Cosa può andare davvero storto? I timori risultano sempre più grandi quando riescono a nascondersi, a rimanere indistinti nell’ombra. Prova a fare un’analisi onesta ed equilibrata di cosa c’è in ballo e molto probabilmente capirai che non c’è niente di cui avere così paura.
- Senza fretta. L’insicurezza può avere come effetto collaterale la tendenza a essere precipitosi, a correre, a parlare in fretta, anche per l’inconscio desiderio di mettere fine il prima possibile al supplizio. Si tratta, chiaramente, di un errore. Esercitati a parlare con un ritmo regolare e naturale, rallenta l’eloquio e scandisci bene tutto quello che dice, soprattutto quando sei online.Quando l’evento è live
- Contatto visivo. È un trucco antico, ma sempre efficace: cerca il contatto visivo con il pubblico, magari scegliendo una o due persone note (o dall’aspetto tranquillizzante) sulle quali indugiare. Ti farà bene, darà un ritmo ai tuoi pensieri e ti aiuterà a tenere il contatto con l’audience.
- Fai un sopralluogo. In generale, qualunque cosa contribuisca ad aumentare la tua familiarità con il contesto del tuo pubblico può essere utile a gestire la situazione, quindi, se è concretamente possibile, vai a dare un’occhiata al posto. Ambientati fisicamente e mentalmente: ti aiuterà.
- Alza il tono della voce. È un piccolo accorgimento che risulta utile non solo per farsi capire e comunicare meglio, ma anche per trasmettere a te stesso un maggiore livello di sicurezza. Da un punto di vista neurologico, più alziamo il volume e più ci sentiamo in controllo. Più ci sentiamo in controllo e più passa la paura.Inoltre, quando l’evento è virtuale…
- Ricordati sempre che ti stanno guardando. Durante gli eventi digitali, non vedi le persone che ti stanno ascoltando e dovresti percepire meno “pressione”. Questo può aiutarti a rilassarti, ma ricordati che i partecipanti ti stanno guardando, con attenzione. Cerca di non farti distrarre da quello che ti accade intorno e di mantenere sempre il ritmo.
Hai mai avuto ansia all’idea di parlare in pubblico? Come l’hai superata?
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