Analizziamo e confrontiamo la storia dei tassi d'interesse a lungo termine nei diversi Paesi, partendo dagli anni '50 fino ad oggi
I mercati finanziari sono sistemi complessi, costituiti da una moltitudine di operatori che in tutto il mondo prendono continue decisioni, influenzando i prezzi dei titoli, e influenzandosi tra loro. Di continuo. Tantissime variabili finanziarie, difficili da tenere tutte sotto controllo: ecco perché l’andamento a breve termine dei mercati finanziari è difficilissimo da prevedere. Oggi analizziamo una di queste variabili finanziarie: i tassi di interesse a lungo termine.
Perché i tassi d’interesse sono importanti? I tassi di interesse a lungo periodo sono fondamentali per la crescita dell’economia: un livello basso di tassi di interesse dovrebbe infatti stimolare gli investimenti da parte delle imprese e l’acquisto di beni durevoli e/o immobili da parte dei consumatori. Questo avviene perché le fonti di finanziamento diventano meno costose e quindi più facilmente sostenibili da parte delle imprese o degli stessi consumatori. Insomma, quando i tassi d’interesse sono bassi (proprio come accade oggi), ci si indebita più serenamente, almeno in linea di principio.
La lezione della storia. Leggete ovunque che i tassi d’interesse sono molto bassi nella maggior parte del mondo. Ma quanto bassi? Un po’ di prospettiva non guasta mai, in tutte le cose e questo è vero anche nel caso dei mercati finanziari. Vediamo dunque come si sono mossi i tassi di interesse delle obbligazioni governative a dieci anni, dagli anni ’50 ad oggi, nei principali Paesi del mondo. Una nota di metodo: attenzione, quelli che consideriamo sono i tassi di interesse sui titoli di Stato e non i tassi sui prestiti alle imprese e alle famiglie (perché non abbiamo serie storiche così lunghe). Ma, dal momento che questi ultimi si muovono in linea con i primi, il quadro d’insieme è comunque ben rappresentativo.
Il grafico mostra inequivocabilmente che in questi ultimi anni sono stati toccati punti prossimi ai minimi storici in quasi tutti i Paesi. Allo stesso tempo è facile vedere come la dinamica dei tassi di interesse sia stata alquanto varia nel corso degli anni. La rapida salita dei tassi inizia negli anni ’70, con le crisi petrolifere e con un fenomeno che prende il nome di stagflazione, una situazione di inflazione elevata che non viene però accompagnata da una crescita economica. Si potrebbe vedere il successivo periodo di discesa dei tassi d’interesse come un lunghissimo processo di normalizzazione dei tassi, ovvero di ritorno dei tassi ad una situazione considerata normale e ‘sostenibile’. Una cosa è certa: la gamma di valori storicamente assunta dai tassi d’interesse nei vari Paesi dell’OCSE è stata stupefacente.
E il futuro? L’andamento dei tassi a lungo termine dipende da molte variabile, ad esempio le attese di inflazione e di crescita economica, ed è difficile prevederne l’andamento. Meglio concentrarsi sul “qui e ora”. Di certo oggi sta beneficiando di questo periodo chi ha un mutuo a tasso variabile: avrà infatti visto la rata abbassarsi notevolmente per effetto della rapida discesa dei tassi. Chi invece ha deciso oggi di sottoscrivere un mutuo trova condizioni, sia a tasso fisso che a tasso variabile, decisamente migliori rispetto ad una decina di anni fa o più.
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