Il bonus baby sitter ti permette di ottenere fino a 2000 euro per l'assistenza ai tuoi figli mentre lavori. Scopri esattamente quanto ti spetta e come ottenerlo nella nostra guida
Articolo aggiornato il 10 giugno 2020
Quella della gestione dei figli è stata un’ulteriore difficoltà per i genitori in questi mesi di lockdown: nonostante la possibilità per molti di fare smart working, infatti, provare a intrattenere i bambini in casa tutto il giorno ha comportato qualche difficoltà: se sei un genitore lo sai!
Per venire incontro alle famiglie durante l’emergenza Covid-19, il Governo ha quindi pensato ad misure dedicate, come il bonus baby sitter introdotto dal decreto Cura Italia. Parliamo di un supporto pensato per le attività di assistenza e sorveglianza dei bambini. Nella sua formulazione iniziale il bonus prevedeva un contributo fino a 1000 euro, dopo la sua la revisione apportata grazie al Decreto Rilancio, dal 1° giugno la cifra massima riconosciuta può arrivare fino a 2000 euro. Ecco come funziona e chi può richiederlo.
A chi spetta il bonus baby sitter. Il bonus baby sitter spetta ai genitori o agli affidatari ed è destinato a sostenere spese relative all’assistenza o alla sorveglianza dei minori per servizi di baby sitting resi dal 5 marzo 2020 e fino alla chiusura delle scuole. La normativa include però alcuni limiti di età relativi ai figli. Per beneficiare di questo contributo, infatti, i tuoi figli non devono aver compiuto 12 anni entro il 5 marzo 2020. Nel caso di figli con gravi disabilità, sono stati eliminati i limiti di età. La normativa specifica inoltre alcuni requisiti relativi al secondo genitore rispetto a quello che fa richiesta del bonus: non deve essere disoccupato, non deve beneficiare di altri sostegni previsti in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (come la Naspi o l’indennità di mobilità) ma può lavorare in modalità smart working. Ricorda inoltre che il bonus baby sitter è alternativo al congedo parentale aggiuntivo di 15 giorni, previsto dal Cura Italia per i genitori che hanno terminato il congedo parentale ordinario.
A quanto ammonta il bonus baby sitter. A seconda della tua tipologia di lavoro, il bonus baby sitter può arrivare a 1200 o a 2000 euro.
A chi spetta un bonus fino a 1200 euro:
• ai dipendenti del settore privato,
• ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata,
• agli autonomi iscritti all’Inps (come artigiani, commercianti e coltivatori diretti),
• ai lavoratori iscritti alle casse professionali.
Rispetto alla misura precedente il contributo è stato raddoppiato, arrivando fino a 1200 euro per le nuove richieste. Questo vuol dire che se l’hai già riscosso con il Cura Italia continuerai a percepirne fino a 600, come da formulazione iniziale.
A chi spetta un bonus fino a 2000 euro:
• al personale sanitario come medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, operatori sociosanitari,
• al personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Anche in questo caso, se non ne hai già fatto richiesta con il Cura Italia, il bonus può arrivare fino a 2000 euro. Se, invece, l’hai già ottenuto, continuerai a percepirne al massimo 1000, come da precedente formulazione.
Come fare richiesta del bonus baby sitter. Per richiedere il bonus baby sitter, come prima cosa devi fare login sul sito dell’Inps, utilizzando una delle modalità di autenticazione previste: SPID, PIN Inps, PIN dispositivo, CNS o Cie.
Una volta effettuato la login, devi selezionare il servizio “Voucher Cura Italia” e quindi inserire una nuova domanda sul portale (in alternativa puoi anche trovare la voce navigando sul menu del sito Inps, nella sezione relativa alle domande di prestazioni a sostegno del reddito). Per procedere con la richiesta devi leggere attentamente le condizioni previste dal decreto Cura Italia e selezionare il bottone “Avanti”. A questo punto inizia la procedura per inserire i dati del genitore richiedente: devi specificare se sei un genitore unico oppure coniugato, quindi indicare il tuo indirizzo di residenza e i recapiti obbligatori, cellulare ed email.
Lo step successivo prevede l’inserimento dei dati del figlio per il quale vuoi richiedere il servizio del bonus baby sitter.
Si passa quindi alla situazione lavorativa: qui devi indicare se sei un lavoratore dipendente del settore privato, iscritto alla gestione separata, se sei un lavoratore autonomo oppure se sei dipendente del settore sanitario pubblico o privato accreditato. In entrambi i casi dovrai selezionare la tua professione dal menu a tendina e inserire il tuo codice fiscale o la tua partita Iva.
L’ultimo step prevede di inserire l’importo richiesto per i servizi di assistenza e sorveglianza dei tuoi figli: tieni conto che per le nuove richieste dal 1° giugno l’importo massimo è di 1200 o di 2000 euro a seconda della tipologia di lavoro e che dovrai inserire solo multipli di 10 euro. Dopo aver verificato i dati ed aver apportato eventuali modifiche, devi selezionare la voce “Salva e invia” per inoltrare la domanda.
A questo punto devi fare richiesta del libretto famiglia: uno strumento introdotto dall’Inps per pagare prestazioni di lavoro occasionale.
Come richiedere il libretto famiglia. Una volta ricevuto l’esito positivo della richiesta del buono baby sitter (ricorda che sul sito dell’Inps puoi accedere al servizio per verificare lo stato della domanda) devi quindi richiedere il libretto famiglia. È sufficiente registrarsi come utilizzatore cliccando sul servizio dedicato al libretto famiglia disponibile sul sito Inps previo login con le stesse credenziali utilizzate per la richiesta del bonus baby sitter.
Ricorda che anche chi fornisce il sevizio, in questo caso la persona che fa da baby sitter, dovrà essere registrato al portale come prestatore. Per acquisire il bonus dovrai quindi selezionare “Appropriazione” dal menu sulla sinistra, procedura che deve essere portata a termine entro i 15 giorni successivi all’esito positivo della richiesta del bonus baby sitter. In caso contrario, verrà considerata una rinuncia.
Come utilizzare il bonus baby sitter. Una volta attivato il libretto famiglia, tramite il tuo portafoglio economico (consultabile sempre dal menu sulla sinistra nella tua area personale) puoi verificare che quanto riconosciuto sia effettivamente quello che hai richiesto.
A questo punto, selezionando “Nuova comunicazione” puoi selezionare il conto “Bonus Covid-19” per il pagamento della persona che eroga il servizio di baby sitting per i tuoi figli (tieni sempre presente il fatto che deve essere iscritta a sua volta al portale delle prestazioni occasionali).
Puoi beneficiare del contributo per le prestazioni usufruite dal 5 marzo 2020 e fino alla chiusura dell’anno scolastico, hai tempo invece fino al 31 dicembre 2020 per comunicare all’Inps le ore utilizzate durante la sospensione dell’attività scolastica.
Non solo baby sitter. Da lunedì 8 giugno 2020 è possibile inoltrare le domande per il bonus da utilizzare per pagare anche i centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
A differenza del bonus baby sitter – per il quale bisogna passare tassativamente per il libretto famiglia -, il bonus, in questi casi, viene erogato direttamente sul conto corrente una volta dimostrato di aver iscritto i propri figli, allegando la fattura.
La procedura online per inoltrare la domanda è la stessa del bonus baby sitter.
Sul sito dell’Inps bisogna solo selezionare la voce “contributo per i servizi integrativi per l’infanzia” al posto del “bonus baby sitter”.
Possono anche essere richiesti entrambi i contributi, tenendo comunque come riferimento le soglie massime previste di 1200 o 2000 euro complessivi (per es. se hai chiesto 300 euro di bonus baby sitter potrai chiedere al massimo 900 euro di bonus per i centri estivi). Da tenere anche a mente che per i centri estivi esiste comunque una soglia massima settimanale di 250 euro.
Pensi che il bonus baby sitter sia utile? Ne farai richiesta? Raccontacelo nei commenti.
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