Come funzionano le polizze sui rischi digitali

Cyber bullismo, stalking, attacchi alla reputazione online: tutti i nuovi strumenti per proteggersi

Una gran parte delle vite di tutti noi si svolge online, in ambienti digitali e social, con le opportunità ma anche tutti i rischi del caso: cyber bullismo, furto e diffusione di dati personali, attacchi reputazionali, stalking. Per questo motivo, anche gli strumenti assicurativi si stanno sempre più affinando per rispondere a questo tipo di esigenze, non solo per le grandi aziende, ma anche per professionisti e privati che vogliano investire nella tutela della propria persona digitale. Il mercato, secondo la stima dell’Osservatorio di facile.it, vale potenzialmente già più di 100 milioni di euro l’anno nel nostro paese, ma le prospettive si crescita e sviluppo del settore sono esponenziali se guardiamo ad altri due dati. Il primo: nel 2025, secondo il libro bianco di Swiss Re Personal cyber insurance: Protecting our digital lives, questo mercato arriverà a valere su base globale più di 3 miliardi di euro. Il secondo: in Italia, nel 2017, secondo uno studio Norton, il cyber crimine ha interessato 16 milioni di persone.

Assistenza legale e flooding. Queste polizze costano in media tra i 24 e 40 euro l’anno e – sotto la definizione di cyber risk – coprono tutta una serie di pericoli legati alla vostra vita digitale. In caso voi o i vostri familiari foste vittime di cyber bullismo o attacco alla reputazione , la tutela parte dall’assistenza per la parte legale della faccenda: civile, penale o stragiudiziale, quello che serve a livello professionale ed economico per rimuovere i contenuti lesivi ma anche per chiedere e ottenere il risarcimento dei danni. A volte i tempi della giustizia possono essere lunghi ma l’esigenza è quella di intervenire subito,   soprattutto a tutela della propria immagine. Per questo motivo, a margine dell’attività legale, le polizze prevedono anche il supporto di un team di esperti digitali, pronti a una sorta di contro attacco reputazionale, per compensare i post nocivi con altri contenuti di carattere positivo, una tecnica chiamata flooding.

Supporto psicologico e monitoraggio dark web. In caso di necessità, le polizze più evolute prevedono un supporto medico e psicologico, con il sostegno per le spese di carattere terapeutico: essere vittime di cyber bullismo è un’esperienza di grande impatto, al punto che è possibile soffrire di disturbi da stress post traumatico.

Prevenire è meglio che curare, anche online. Uno strumento che potete inserire in questo tipo di coperture assicurativa è il monitoraggio preventivo, per capire in anticipo (anche scandagliando il dark web) se i vostri dati (o quelli dei vostri familiari) sono in pericolo, in procinto di essere venduti o usati in modo lesivo. Uno dei fenomeni più delicati nell’ambito dei cyber risk è poi lo stalking online. Le formule più diffuse, però, tendono a escludere dalla copertura di stalking da parte dei membri del nucleo familiare, che purtroppo sono spesso (come nel caso di mariti o ex mariti) i principali protagonisti di questi episodi. Su questo aspetto, quindi, l’efficacia delle polizze è decisamente limitata.

Frodi e-commerce e salvataggio di hard disk distrutti. Oltre ai casi più delicati, le assicurazioni cyber vi tutelano anche in situazioni meno psicologicamente dolorose, ma altrettanto fastidiose dal punto di vista pratico, ad esempio la  perdita di contenuti digitali come foto, video, dati, in archivi o dispositivi conservati male o distrutti. Le compagnie offrono sia software evoluti per consentirvi di provare a recuperare – qualora possibile – i dati, sia l’accesso ai servizi di aziende specializzate in questo ramo, in grado di riportare in vita device apparentemente compromessi. Infine, esiste la polizza di protezione per gli acquisti online, per farvi valere in caso di inadempienze contrattuali da parte di venditori e portali di e-commerce.

Avete mai pensato di sottoscrivere una polizza per tutelarvi online?  Lo fareste? Raccontatecelo nei commenti!

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