La sottile arte dell’upgrade in business class

Una combinazione di tempismo, astuzia, savoir faire e fortuna potrebbe regalarvi il volo più comodo della vostra vita

Avete voglia di provare per una volta a volare in classe business class per scoprire come vive e come viaggia l’1% della popolazione mondiale? Ci sono due modi per farlo. Il primo è pagare, ma se fate un giro sui siti dei principali agenti di viaggio online (o delle stesse compagnie aeree) scoprirete che i prezzi sono lì apposta per scoraggiarvi. Il secondo è fare affidamento a una combinazione di astuzia, tempismo e gentilezza. Nella maggior parte dei casi queste doti non riusciranno a farvi passare nelle lussuose prime file dei Boeing o degli Airbus, ma arriverà la volta in cui si combineranno con un pizzico di fortuna e vi schiuderanno le porte della business class. Il consiglio principale è provarci ogni volta che potete, perché l’upgrade è un affare complicato, ma non impossibile e, come il grande amore, non sapete mai quando arriva.

La fedeltà è la prima cosa. Il primo strumento di cui avete bisogno è un’ampia collezione di tessere miglia. Le compagnie aeree, come tutte le aziende, tendono a incoraggiare e premiare la fedeltà. Ogni volta che comprate un biglietto aereo iscrivetevi al programma di raccolta miglia di quella compagnia (è gratis, tranne che per le low cost, che però non hanno la business). L’iscrizione sarà istantanea e vi può avvicinare al vostro sospirato (e comodo) posto business in due modi. Il primo: se la compagnia aerea ha intenzione di regalare un upgrade, è molto probabile che lo faccia con un suo cliente affezionato e l’unico modo che ha a sua disposizione per riconoscerne uno è proprio la tessera miglia. Inoltre, i punti accumulati, viaggio dopo viaggio e anno dopo anno, potrebbero diventare tali da regalarvi almeno un passaggio in business class: ricordate sempre di inserire la vostra tessera quando comprate un biglietto per far contare quel viaggio nella raccolta (se dimenticate, avete due mesi di tempo dopo la partenza per farlo).

Sfrontatezza e tempismo (col sorriso). La seconda cosa di cui avete bisogno per l’upgrade è un po’ di sfrontatezza: è molto difficile che l’upgrade che vi raggiunga mentre siete seduti a scrollare i vostri account social o in giro per il duty free a fare shopping. Andate e chiedete, con savoir faire e gentilezza. È sempre meglio farlo al gate e non al banco. Sul tempismo, ci sono due scuole di pensiero. C’è chi consiglia di farlo con largo anticipo, ben prima che si formi la coda per l’imbarco, per puntare sulla rilassatezza dello staff di terra. Al contrario, alcuni «professionisti dell’upgrade» sostengono che ci siano maggiori possibilità correndo un piccolo rischio, facendo il check in il più tardi possibile, puntando all’overbooking in economy e chiedendo a quel punto di passare in business invece che viaggiare sul volo successivo. Attenzione: questa è una strategia, per chi ha i nervi saldi o pochi impegni, perché invece dell’open bar e dello spazio per le gambe potreste trovarvi in un albergo dell’aeroporto ad aspettare un volo il giorno dopo (in economy).

Una sosta in lounge (sconosciuti gentili permettendo). Altri consigli da tenere a mente: è più probabile che la promozione in business arrivi partendo dall’hub della compagnia con la quale viaggiate (Doha per Qatar, Dubai per Emirates, Parigi per Air France e così via). Inoltre, lo stile e i modi contano. Se avete voglia di attuare questo piano, vestitevi bene e mostratevi molto affabili: l’ultima cosa che una compagnia vuole è regalare un passaggio in business a un passeggero molesto e rumoroso che darà fastidio a chi quel posto lo ha pagato molto caro. Tutto quello che può suggerire che non siete quel tipo di persona (nei modi, nel look e nell’atteggiamento) vi aiuterà ad avvicinarvi al vostro obiettivo. Altra strategia che può pagare: c’è un problema col vostro posto in economy? Potrebbe essere un sedile che non si abbassa, il tavolino rotto, lo schermo guasto. L’equipaggio in quel caso potrebbe proporvi di passare in business, con tante scuse. Anche qui, aiuta fare la vostra richiesta con cortesia e gentilezza. Infine, non sarà un upgrade sul velivolo, ma anche poter passare qualche ora nelle lounge aeroportuali, in caso di volo transoceanico e lungo scalo, può essere una bella esperienza. Si può entrare in un paio di modi: chiedendo con discrezione a uno sconosciuto di portarvi come ospite. A volte funziona. Altrimenti, LoungePass vende ingressi e PriorityPass un abbonamento a 1000 lounge in tutto il mondo.

Avete mai ottenuto un upgrade in business? Raccontateci come ci siete riusciti.

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