Btp Futura, ecco il titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori

In collocamento tra il 6 e il 10 luglio, la nuova emissione strizza l’occhio al pubblico retail offrendo cedole crescenti e un premio fedeltà.

Un nuovo titolo di Stato per scommettere su un domani migliore per l’Italia post Covid: è questa l’idea alla base del nuovo Btp Futura, destinato esclusivamente agli investitori retail e volto a garantire al governo le risorse necessarie a finanziare le misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica.

Che cos’è il Btp Futura? Una delle caratteristiche principali della nuova emissione, battezzata appunto Btp Futura, è il “premio fedeltà” riservato chi sottoscriverà i titoli e li manterrà fino alla scadenza: una sorta di dividendo straordinario, la cui entità varierà da un minimo dell’1% a un massimo del 3% dell’importo sottoscritto.
La percentuale esatta sarà calcolata in base alla crescita economica che il Paese sarà in grado di esprimere durante la durata del titolo: una scommessa sul futuro insomma, da cui il nome.
Le cedole saranno stabilite in base a tassi prefissati e crescenti nel tempo, con il valore dei tassi minimi garantiti che sarà reso noto solo il 3 luglio, a ridosso del collocamento.
Questo è previsto tra lunedì 6 e venerdì 10 luglio, una finestra più ampia rispetto a quella solitamente riservata agli investitori retail nella vendita dei Btp Italia (anche perché nel caso del Btp Futura non è previsto il successivo collocamento agli investitori istituzionali).
Il lotto minimo sarà di 1.000 euro e non c’è limite alle domande, ma il Tesoro potrà chiudere anticipatamente l’offerta se raggiungerà i propri obiettivi di raccolta prima del previsto.
Il Btp avrà una durata di otto-dieci anni e, come detto, sarà destinato ai piccoli risparmiatori, che hanno già risposto con una domanda record all’ultima edizione del Btp Italia anti-Covid e che – nelle speranze del Tesoro – contribuiranno anche in questo caso alle accresciute esigenze di finanziamento del bilancio pubblico.

Una storia ancora da scrivere. Secondo Davide Iacovoni, capo del Debito pubblico presso il Dipartimento del Tesoro “in questo caso parliamo di un titolo nuovo, che gli investitori devono ancora conoscere, quindi sarebbe probabilmente eccessivo attendersi gli stessi numeri visti con l’ultima edizione da record del Btp Italia”. Intanto, dopo l’edizione di luglio è prevista una nuova emissione di Btp Futura dopo l’estate e, in base ai risultati, non se ne escludono altre, successive.
Il collocamento avverrà sul mercato di Borsa Italiana dedicato ai titoli di Stato (Mot) attraverso due banche dealers: Banca IMI e Unicredit. Il titolo potrà essere acquistato attraverso gli stessi canali utilizzati dai risparmiatori retail per il Btp Italia: rivolgendosi al proprio consulente/referente in banca o presso l’ufficio postale.

Il precedente. L’idea di un Btp espressamente dedicata ai piccoli risparmiatori arriva sull’onda del successo dell’ultimo Btp Italia, un titolo a 5 anni con rendimento reale dell’1,4% e cedola semestrale: l’emissione ha registrato infatti un record di domande proprio da parte delle famiglie, con 14 miliardi di euro andati al retail sui circa 22 miliardi collocati.
Tra l’alltro, dei quasi 384 mila contratti conclusi con il retail, il 60% è stato sotto i 20 mila euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva circa all’88% del totale piazzato alle famiglie: insomma, una chiara mobilitazione dei “piccoli”.

La forza (a volte dormiente) dell’Italia. I famosi risparmi degli italiani si rivelano così ancora una volta un punto di forza del Paese in un momento di difficoltà. Stando ai numeri diffusi dalla Fabi, nel corso del 2019 essi sono cresciuti di 45 miliardi di euro, per arrivare a una ricchezza finanziaria di ben 4.445 miliardi complessivi. E per il Tesoro, ricorda Iacovoni, la possibilità di diversificare i propri creditori è un indubbio vantaggio.

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